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KIMONO
 

IL RINOMATO VESTITO TRADIZIONALE GIAPPONESE, FAMOSO IN TUTTO IL MONDO PER LA SUA ELEGANZA E PER LA BELLEZZA DELLE SUE DECORAZIONI.

Presento qui solo i kimono migliori e di maggior valore che trovo in Giappone: non nego che sono in qualche modo legato ad ognuno di essi, vuoi per la loro bellezza, vuoi per un particolare che ritengo pregno di significati e simbolismi.
Ho selezionato kimono in materiali naturali, con tinte naturali e realizzati tra la fine del 1800 e la fine della Seconda Guerra Mondiale (1868-1945).
Li presento qui a lato a destra: per vedere le schede dettagliate con foto e dati, clicca sulla foto o sull'icona "scheda completa".
 
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Periodo Heian: jūnihito-e che letteralmente significa “12 abiti diversi”. Infatti le donne indossavano più abiti uno sopra l’altro, fino ad arrivare anche a venti. Maggiore era il numero degli strati, maggiore era il prestigio e il rango della donna che li indossava. Il colore specifico degli strati era più importante delle decorazioni. Esistevano circa 200 regole che stabilivano la combinazione dei colori del kimono. I colori erano stabiliti per rispecchiare le stagioni e le loro caratteristiche, rivelando il profondo legame dei giapponesi con la natura circostante. Da novembre a febbraio si indossavano kimono bianchi fuori e rossi all’interno, in marzo e aprile kimono color lavanda fuori e blu all’interno. Inverno e primavera prevedevano anche un soprabito giallo e arancione. Lo strato più interno era il kosode, nome che si riferiva non alla lunghezza della manica ma alla sua apertura, lo strato più esterno karaginu, poi uchikake. Era somigliante a quest’ultimo, ma dai colori più sobri, l’abito indossato quotidianamente dall’uomo di corte detto kariginu..
 Periodo Kamakura e Muromachi: I nuovi governanti del bakufu indossavano abitualmente lo hitatare e le loro mogli il kosode che inizialmente era portato sotto altri abiti; solo in occasioni importanti portavano l’uchikake.
 Periodo Azuchi-Momoyama e Edo: Nascono i quartieri del piacere popolati di geisha e attori del kabuki che lanciano nuove mode. Malgrado la varietà degli abiti sia molto vasta, l’abito femminile resta fondamentalmente il kosode e quello maschile il kamishimo, composto da kataginu, una giacca con le maniche corte e dai nagabakama. I guerrieri di alto rango continuano ad indossare il kariginu. I cittadini comuni indossavano il kosode e lo haori.  
 
Periodo Meiji: Il Giappone fu fortemente influenzato dall’Occidente, di cui cercò di imitare la tecnologia e l’industria avanzate. Il governo invitò il popolo ad utilizzare abiti in stile occidentale e nelle cerimonie formali, i kimono con gli emblemi di famiglia.  

KIMONO D'EPOCA
 intendo kimono realizzati dall'inizio dell'era Meiji (1868) fino agli anni '30.
Ovverosia le ere Meiji, Taisho, prima parte dell'era Showa.

 

KIMONO IROTOMESODE IN CANAPA, DIPINTO A MANO, EPOCA MEIJI (1868-1912)

 


 

NAGA-JUBAN IN MUSSOLINA, SINCRETISMO DI TEMI SHINTO E BUDDHISTI. ERA SHOWA

 


 

JUBAN IN MUSSOLINA, TRIBUTO AD ATTORE DEL KABUKI. ERA SHOWA

 

 


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