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i tessuti |
帯
|
Nagoya
obi:
forse inventato nella città omonima come alternativa ai più scomodi maru
e fukuro obi. Estremamente pratico, ha avuto un eccezionale
successo. La parte da avvolgere attorno alla vita è alta la metà del
resto, come se fosse già stata piegata e la lunghezza è di 360 cm.
Anche
questo obi si distingue in roketsu o zentsu in base alla
decorazione. Assolutamente non può essere utilizzato con tomesode
e furisode. |
Hanhaba
obi:
informale,
alto solo 15 cm e lungo 360, viene utilizzato per lo yukata e per i
kimono decisamente informali.
Darari
obi:
usato solo dalle maiko (allieve geisha); molto più lungo
del normale, circa 6 metri, viene annodato con una fiocco lungo,
particolare (darari musubi).
Hakata
obi:
fabbricato con una stoffa costituita da robusti fili orizzontali che
formano la trama, su cui l'ordito crea motivi geometrici, famosa in tutto
il Giappone. Poiché spessa e sostenuta, gli obi non hanno bisogno di
rinforzi interni. Si dice che le geisha di Hakata indossino solo obi di
questo tipo.
Chuya
Obi:
ha un
motivo a colori chiari su un lato (il lato per il giorno - chu) ed uno
nero o su base scura sull'altro (il lato per la notte - ya). Di moda negli
anni '20-'30, poteva essere utilizzato per diverse occasioni più o meno
formali, ad esempio durante il giorno con il lato chiaro e la sera per
andare a teatro con il lato scuro.
Tsuke
Obi:
obi già annodato in un fiocco classico, di solito il taiko musubi
o il fiocco a farfalla per gli tsuke obi da furisode.
In origine inventato per le donne che soffrivano di artrite e non potevano
quindi annodarsi da sole l'obi: diviso in due pezzi, uno da annodare in
vita e l'altro, già piegato in forma di fiocco, da fissare al di sopra.
Oggi molto popolari perché più pratici.
Kobukuro
Obi:
versione
del fukuro obi alta la metà, cioè 15 cm, come se fosse già
ripiegato, in realtà tessuto in un solo pezzo tubolare, di solito con
tecnica hakata. Può essere usato per kimono informali o yukata
particolarmente eleganti.
Kaku
obi:
da uomo, di cotone tessuto tipo hakata, con motivi geometrici su
fondo unito. Alto circa 10 cm, viene annodato dietro con un nodo molto
semplice. |
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Heko
Obi:
informale,
semplice e pratico; può essere di stoffa morbida decorata a shibori
che viene ripiegata. Può essere da ragazza, a colori vivaci, da bambino o
da uomo, con colori più scuri e decoro sobrio.
Sakiori Obi: il sakiori (saki = strappare, ori = tessitura) è un modo di riutilizzare la stoffa di vestiti ormai troppo consunti per essere indossati: la stoffa viene tagliata in sottili strisce che vengono tessute, in una lunga striscia poi utilizzata come obi. Un esempio di artigianato "povero" oggi molto ricercato dai collezionisti.
Annodare
l’obi
Esistono
centinaia di modi di annodare l'obi, il più comune è quello detto taiko.
Il nome taiko-musubi, o fiocco a tamburo, deriva dal Taiko-bashi, o
Ponte a tamburo, un famoso ponte di Kyōto. Inventato in occasione
dell’inaugurazione di questo ponte, il fiocco ne ricorda la forma. Il taiko
musubi è il tipo di fiocco più usato dalle donne sposate in
qualsiasi occasione. Le ragazze nubili invece utilizzano anche altri tipi
di fiocchi.
Accessori
legati all’obi:
Obi
ita
> sorta di tavoletta
che viene messa davanti sotto l’obi perché non faccia le grinze. Può
essere infilata nella ripiegatura del fukuro obi o del maru obi
o essere fissata grazie a due bande elastiche che si agganciano dietro se
vogliamo utilizzare un nagoya obi. Ne esiste anche uno di più
piccolo da porre dietro a sostegno di un fiocco dell’obi particolarmente
complesso.
Koshihimo
o karihimo >
cintura sottile e leggera di seta o mussolina.
Datejime
> cintura più alta e consistente del koshihimo, di seta hakata.
Sopra si mette l’obi.
Obi
makura
>
piccolo cuscinetto che
sostiene il fiocco tipo "taiko" dell'obi, sulla schiena.
L'obi makura si lega in vita appena sopra l'obi con la garza in cui
è avvolto, che viene infilata dentro l'obi. Sarà poi nascosto dall’obiage.
Obiage
e obijime
> usato per coprire
l'obi makura, viene annodato davanti ed infilato tra l'obi ed il
seno: le ragazze lo lasciano sporgere e lo usano di tinte vivaci e spesso
di seta "crespata" dalla tecnica shibori,
mentre le donne sposate lo fanno sporgere appena dall'obi e lo scelgono di
colori più discreti e liscio, rigorosamente bianco con tocchi dorati per
il tomesode, in toni pastello e al massimo con motivi dipinti o
tessuti per altri kimono.
Il
colore è abbinato a quello dell'obijime, un cordone di seta che
serve a tenere assieme l'obi ed il fiocco, e viene annodato davanti. L'obijime,
dello stesso colore dell'obiage o di un colore intonato, può
essere di tipo
intrecciato oppure di tipo cucito,
più formale ed usato di solito per kimono da sposa o per bambine quando
festeggiano lo shichi-go-san
(quando compiono 5 e 7 anni). Quello intrecciato può essere
piatto (hiragumi) più formale o rotondo (marugumi). Sia obiage
che obijime servono anche a far risaltare la bellezza dell'obi, e
vengono quindi scelti in colore contrastante, tranne nel caso dello shiromuku,
in cui tutto, accessori compresi, è bianco.
Obidome:
decorazione
che viene infilata su una delle stringhe dell'obijime, e copre il
nodo. E' in pratica l'unico gioiello che si indossa con il kimono.
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