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和紙
La Carta Washi

La carta (wa: Giappone + shi: carta) fu introdotta in Giappone intorno al 600, durante un periodo di forte influenza da parte della Cina. La carta veniva prodotta utilizzando asa (canapa) e kozo (della famiglia del gelso).

Con l’aumento della richiesta di carta, i produttori cercarono un materiale naturale diverso dal gelso e scoprirono il gampi, una pianta appartenente alla famiglia delle daphne originaria del Giappone, dando così inizio al passaggio dall’imitazione della carta cinese alla produzione della carta tipicamente giapponese.

Le fibre del gampi sono delicate e possiedono una naturale viscosità. Così, sebbene trasformarle in carta richieda tecniche sofisticate, il prodotto finito è allo stesso tempo bellissimo e durevole.

La carta realizzata col gampi è forte e lucida come una perla, morbida al tocco e odorosa di fieno, resiste all’umidità e agli insetti dannosi.

Questa pianta impiega  5/7 anni per raggiungere la sua altezza ed essere pronta per la raccolta. Cresce nelle foreste sui pendii delle montagne delle prefetture di Yamaguchi, Shimane, Kochi e Wakayama ed è citata anche con i seguenti nomi: Wikstroemia canescens, Wikstromeia trichotoma, Diplomorpha gampi, Wikstroemia sikokiana, Passerina gampi.

 Nel 18° secolo si diffuse un metodo per fare la carta usando canapa, gelso e la radice di una pianta di ibisco (tororo-aoi) detto  nagashizuki.

La carta giapponese è stata usata fin dall’antichità all’interno dell’abitazione giapponese per la sua capacità di far filtrare la luce attenuandone l’intensità e donando così allo spazio un’illuminazione soffusa.

 

Tipi di washi:

Kozo-shi o cho-shi: gli arbusti di questa pianta che possono superare i 2 metri di lunghezza, sono facili da coltivare e possono essere raccolti ogni anno.

 Kozo           Kozo-shi

Poiché la fibra è spessa, lunga e forte, è adatta per realizzare carta durevole e resistente per gli shōji e per la pittura.

Preparare il gampi per fare la carta:Si mette a bagno la corteccia per mezza giornata finché non diventa soffice. Se la corteccia è ancora verde è più facile strapparla dal tronco e può stare a mollo per meno tempo. Se troppo bagnata è molto più difficile separare le fibre dalla corteccia.

 

Prima si toglie la parte esterna della corteccia, quindi si pulisce ciò che rimane da imperfezioni, nodi e macchie, cercando di lasciare solo il gampi morbido e pulito.

 

 

Gampi-shi Gampi-shi: Usata principalmente per scrivere i kana (alfabeti fonetici), sutra e lettere, quindi caratteri piccoli e sottili. Durante il periodo Heian la gampi-shi fu classificata in atsu-yo (disegno spesso), chū-yo (disegno medio) e usu-yo (disegno sottile).
Mitsumata-gami Mitsumata-shi: tipo di carta ricavata da una pianta simile al gampi, solo che può essere coltivata, mentre il gampi è una pianta selvatica. Questa carta compare tardi, nel periodo Momoyama, e veniva utilizzata per scrivere caratteri piccoli.

Ma-shi

Ma-shi: carta ricavata dalla canapa, prodotta attraverso una tecnica introdotta in Giappone dalla Cina attraverso la Corea e caduta in disuso durante il periodo Heian per la sua elevata difficoltà.
Chiku-shi

Chiku-shi: carta ricavata dal bambù, ideale per l’arte della calligrafia.

 

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